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COME VESTIVA UN ECCLESIASTICO
Nel Medioevo -
Il parroco che si occupava delle anime di una parrocchia, il monaco che lavorava i campi, il frate che girava predicando di città in città, il cardinale che a Roma partecipava al governo dello Stato pontificio ed alle decisioni che riguardavano tutta la Cristianità operavano in campi e a livelli diversi, la loro azione si svolgeva sul piano spirituale, intellettuale, ma anche materiale.
E siccome nel Medioevo l'abito aveva un alto valore simbolico, i diversi gruppi si differenziavano anche per la veste che indossavano.
Così, ad esempio, i Frati Minori o francescani -
Anche per i monaci ed i frati di altri ordini l'abito da indossare era stabilito dalla regola che seguivano che ne fissava forma, tipo di stoffa e colori. In ogni caso si trattava di abiti
semplici ma funzionali, adatti al lavoro anche manuale che essi dovevano affrontare: calzature, eventualmente calze e due tuniche leggere per l'estate; lo stesso, in tessuti pesanti, per la stagione fredda.
Suora a colloquio con monaco
Monaco medievale
Se rivolgiamo lo sguardo alle più alte cariche della Chiesa la situazione ci appare molto diversa. Vescovi e cardinali provenivano spesso da famiglie ricche e potenti, vivevano come signori e avevano numerosi poteri sia spirituali che materiali. Il vescovo, personaggio fondamentale della gerarchia ecclesiastica, era a capo della cattedrale della città, gestiva tutte le parrocchie, amministrava spesso un ricco patrimonio fondiario, disponeva spesso di numerosi poteri di autorità, giurisdizione e amministrazione su tutti i cristiani della sua diocesi; in alcuni casi non era solo capo spirituale della diocesi, ma anche principe e governava il territorio. Il cardinale, poi, era il vero principe della Chiesa -
Vescovo e clero
Fonti: Pagina FB Vestioevo.
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